Nel freddo Giardino della Rocca...[27/04/2010] CONCLUSA

[->Giardino Interno della Rocca<-] ۶Pressi Albero۶

{Passo lento quello dell'uomo, mentre brama tra la mano quel bastone, la maschera sul volto, maschera che non mostra odio, solo estrema freddezza. Una maschera a mezzo volto, che lascia vedere solo quel sorriso, perlato di mistero. Ma lo sapevano in molti che con le donne ci sapeva far, in fondo. Osserva davanti a se, quell'albero. Dove si trovava? Ma chi se ne importava. In fondo, era notte e come minimo avrebbe potuto infastidire solo qualche anziano che passeggiava o qualche coppietta che si ritirava per fare il loro..tubare in santa pace. No, quelle non erano cose per lui, non di certo. La lungua passa sulle labbra, l'unico Fas reietto, con quella pelle scarlatta.. con quella pelle rosa. Non parla mentre alza quella mazza, quel bastone che aveva trovato, e che gli serviva. Avrebbe di certo preferito un arma, una spada magari. Ah, li avrebbe fatti fuori tutti se solo avesse potuto. Occhi bianchi che fissano il cielo, vuoti, pelle quella.. rosea che ora si muove, conducendo il bastone verso l'alto, con la punta laterale, formando un angolo di 145° con il fianco destro. In questo modo, piega i gomiti, facendo scendere il bastone, che ora arriva accanto al fianco, le mani a qualche centimetro,volte alla sua destra. Il bacino è girato, volto a 90° verso destra, il piede destro è avanti, quello dinistro indietro. La testa dell'uomo fissa davanti a se, mentre le ginocchia sono leggermente piegate. Piccola pressione, un saltello per testarne l'elasticità. Era pronto per caricare il colpo.. ovvero procedere in una rincorsa, e colpira con un dritto sgualembrato.}


(// PS. URL MASCHERAhttp://static.blogo.it/cineblog/maschera.jpg)

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{E parte alla carica, passi fluidi su quel terreno che non provocano alcun rumore, o almeno ci provano. Era stato addestrato alle armi, da un suo carissimo mentore, e lui gli aveva mostrato tutto. Armi, tipologie di attacco e di difesa.. e sopratutto gli aveva dato ciò che molti altri negano: la pratica. Ebbene si, miei prodi, ha ucciso. Uccisioni silenziose, mediante strane tecniche e passaggi di spionaggio che lui sapeva utilizzare. Il passo dell'uomo si arresta quando degli occhi si posano su di lui. Ma lo fa solo dopo il tiro.. infatti durante la corsa il braccio sinistro spinge quello destro, in modo che la punta di quell'asta di legno, di rivolga verso l'esterno, come dovesse colpire con la lama di una spada. Appena il passo si arresta, portando in avanti il piede sinistro, questa volta, in modo da non perdere l'equilibrio, la mano destra e quella sinistra si abbassano, veloci verso il basso. Non è un colpo dritto, infatti il busto dell'uomo è ruotato, ancora come abbiamo detto prima. Solo quando termina quella veloce mossa, si ferma, gettando a terra quel bastone, il passo fermo, la maschera sul volto. Si scosta con una mano quella fluida chioma bianca, che per qualche motivo gli regalava qualche ciuffo davanti il volto. Poi tra le mille piante, carnivore anche, cerca di osservare chi aveva puntato gli occhi su di lui. Voce ferma, possente, la sua.} -Che siate codardo a nascondervi dietro la leggiadra notte. Orsù fatevi avanti, sono disarmato..- {Aggiunge quel maledetto uomo, che ora rimane in silenzio, un attesa lunghissima, infondo. Non era mai stato paziente. La mano freme, avrebbe voluto ucciderlo, ricominciare, come aveva sempre fatto. Osserva il loco da sotto quella bianca maschera. Chissà chi era che lo disturbava, quel Caotico.}

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{ Osserva quell'uomo venirgli incontro, quei capelli neri e la pelle bianca. Un leggero sospiro mentre lascia fluire le parole dalla bocca di lui, come se fosse interessato, sebbene sa che non è così. Una parola che muore, dopo l'altra. Anche avesse davanti il re in persone, non si sarebbe tolto la maschera. Lo osserva, torvo, con un sorriso di sfida sul volto, contro quell'uomo che neppure conosce.} -Piacere, il mio nome è Leouth- { Dice, all'uomo mentre gli porge la mano. Non avrebbe potuto capire che mentiva, in fondo portava una maschera, neppure lo sguardo avrebbe potuto lasciarlo intendere, ma chissà che quello non sia bravo a capire?.. un respiro, ancora.. regolare. Parla di nuovo, voce fredda e quasi perfida, come quel corpo, seducente e letale come quello di una donna.. sebbene fosse un uomo. Corpo palestrato certo, finezze strane e di certo nella sua vita non gli era mai mancata la possibilità di porre quiete ai suoi istinti. Al suo desiderio carnale.} -Non tolgo nulla dal mio volto.. perchè quello che vedete sarà quello che avrete visto, che vedete, e quello che vedrete prima di morire- {non cambia tono, non sembra interessato. Ha sempre pansato che potesse sfidare tutto e tutti, e ci stava riuscendo. Chissà se avrebbe trovato qualcuno come lui. Un leggero respiro mentre si sistema quello che resta dei suoi capelli, lunghi e bianchi, con striature grigee. Il padre, glieli aveva donati. E ne era lieto, del suo corpo allenato e di quell'aspetto, seduttore e anche amante delle donne.. di tutti i generi. Infondo, gli servivano per un solo motivo.}

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{Lo squadra l'uomo, come curioso di capire che cosa in realtà voleva da lui. Lo guarda come se avesse davanti un lurido topo di fogna che gli stava intralciando il passo.} -Datemi modo di imparare la magia.. allora.. quell'arte pura che cerco da tempo.. e SOLO allora..-{Un sorriso amaro, sotto quella maschera, avido di conoscenza.. e quasi di sfida..mentre punta la voce su quel "solo" quasi a volerlo considerare } -Solo allora verrete a sapere come sono senza maschera..-{Un leggero sospiro, mentre con la mano si sistema di nuovo una ciocca. Occhi di ghiaccio scrutano l'uomo, a voler entrare nelle sue viscere, profonde. Uno sguardo assassino, come lui era.. ricattatore. Ma lo era stato anche con le mille donne che aveva incontrato.. o con loro era solo violento?.. Che importanza aveva in fondo. Ora si trovava lì, davanti a lui quello che sembrava un rettore di un accademia di spada.} -Credo che non vogliate rifiutare la mia proposta-{ Aggiunge, serio come sempre mentre si avvicina di un passo a lui, le labbra che si chiudono in una smorfia di mistero, provocato da quel volto pallido.} -In fondo.. se foste inteliggente.. e credo vivamente che voi lo siate. Accetterete la mia proposta.-{ Dice in seguito, pronto a rispondere a tono. Ma senza abbassarlo, di certo non aveva paura di lui. Sguardo fisso su di lui, mentre dice in un sussurro, quasi.} -Aspetto- {solo questo. Per poi tacere.}

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{Lo guarda, per un attimo. Arroganza si sul volto, e anche quel reggente lo aveva capito. Ma non se ne preoccupa mentre sbuffa, dandogli le spalle. Un sorriso sul volto mentre inizia a osservare, il cielo quasi pensoso. Un leggero sospiro, ancora in segno che era stanco. In fondo era tutto il giorno che si allenava, duramente forse.} -Ah, se voi sapeste il motivo della mia arroganza, ora non starete qui a parlarmi di dovere o rispetto.-{Poi tace per un attimo, mentre si passa la lingua sulle labbra, sfiorandola lentamente come avrebbe fatto con il corpo di una donna. Ci pensa e sorride.. quante ci erano cadute.. forse troppe.} -Sapete, per un certo senso vi capisco. Ma non chiedetemi di mostrare rispetto. Non credo di esserne in grado..- {Dopo ciò con uno scatto veloce, e un movimento delle gambe, ruota il busto, e anche il corpo, tornando davanti al milite. I capelli che nel giro sono volati quasi, ora erano fermi, di nuovo sulla schiena. Le labbra in un sorriso, opaco, su quel volto. Un sospiro, mentre si sistema qualche ciocca. E se li avesse tagliati? Non sarebbe stato male. Lo guarda.} -Posso smettere di essere arrogante, mostrarvi anche il mio volto se volete. E vi dirò un nome, quello che mi dette mia madre..- {Disgusto in quella parola, per poi continuare} -Ma voglio avere un posto in un accademia di magia.. dove posso comunque allenarmi con la spada.- {Un sospiro, ancora, mentre lo guarda, fisso negli occhi.} -Sarei pronto a combattere al tuo fianco, come alleato o come semplice soldato. Ma bramo conoscenza.- {Solo questo, quindi tace, in attesa di una risposta. E come a voler meditare, socchiude gli occhi, pronto a un verdetto.. quello finale.}

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{Osserva anche lui ora sorridente l'uomo. Realizzato. Un leggero sospiro, mentre porta le mani dietro la nuca, a slacciare quel laccetto che teneva la maschera legata al volto. Movimenti lenti e lineari, mentre osserva davanti a se, cercando di non prendere ciocche di capelli in quei movimenti. Il leggero tono della voce muta, un rauco suono che segnava solo che stava per parlare. Si sfila la maschera, infine, mostrando quel pallido volto sebbene di un colorito roseo che ora lo guarda, gli occhi puramente quelli di un fas, perfetti. Ma quella pelle, lo differenziava. Chissà cosa avrebbe detto di lui.} -Questo sono io.- {Dice solo, portando la maschera nella mano destra, a voler mostrare quel volto come un arte, un opera atta a fare quello che serviva, quello che lui voleva. Il suo volto, da seduttore.} -Il mio nome è Aaron, e Leoth Twinc era mio padre.- {Dice quasi come una rivelazione sull'utilizzo di quel nome. Poi attende, osservando la frenesia di quell'uomo a prendere qualcosa. nel frattempo mette la maschera, o meglio lega la maschera alla cintura che ha di fianco, in modo da non reggerla in mano. Ora le mani sono libere. E attende, come sempre. Con la pazienza che inizia a contare i secondi perchè non ama aspettare.}

[->Giardino Interno della Rocca<-] ۶Pressi Albero۶

{Un leggero sorriso mentre prende la boccetta che gli porge, mettendola nella sacca dove contiene le ultime 100 monete che aveva. Poi afferra il pugnale, senza attendere un attimo. Lo sfodera, osservando le fattezze.} -Un bel pugnale, non c'è che dire.. ma preferisco le lame a doppio filo.. ma va bene.. vedo di accontentarmi..- {La voce seria mentre ripone quello nel fodero, per poi sistemarlo nella cinta come fosse un regalo. Lo sguardo cade ancora sul rettore che gli offre 40 monete. Un leggero respiro.} -Bene.. posso solo ringrazirvi.. spero che presto potremmo confrontarci in una battaglia..- {Poi osserva il cielo, scuro, simbolo di notte in quel frangente. Un leggero sospiro, mentre porta le mani a sistemarsi i capelli. Un movimento secco per poi lasciarli lì come sono. Era stanco di quella folta chioma. Un giorno l'avrebbe tagliata, ne era certo.} -Avete un posto dove posso dormire? La notte è ormai giunta al termine, e credo di dover riposare per compiere questo viaggio.. e mi serve una mappa.. e magari anche una cavalcatura..- {Parla come se già conoscesse tutto, ma in fondo era così. Non serviva un esperto mago per capire quello di cui aveva bisogno. Per un attimo sbadiglia, provando a rimanere lucido, anzi ci rimane. Un respiro calmo, mentre con la mente si osserva attorno. Come a voler capire che quello era tutto.}

[->Giardino Interno della Rocca<-] ۶Verso le stalle۶

{Si avvia silenzioso l'uomo verso le stalle, reggendo in mano quelle monete che gli aveva dato e contando. Non aveva detto il prezzo, ma si sarebbe visto una volta giunto. Solo allora, quando vede due guardiole semi addormentate un sorriso appare sul volto mentre con la mano gli fa cenno di alzarsi.} -Sono mandato dal Rettore.. mi serve un equino..- {Dice serio, mentre con lo sguardo segue quei movimenti stanchi dei due. Un leggero sbuffo, che noia erano quei due. Un respiro regolare mentre si avvicina alla stalla, aggiungendo poi.} -Una cavalcatura economica- {Termina il suo dire mentre gli portano davanti quell'equino che guarda un pò accigliato. Poi respira, tranquillo. Fa cenno di si con il capo, prendendo le redini con la mano sinistra, mentre con la destra tira fuori quanto dovuto, compreso le 40 monete di prima. Un leggero sospiro quando poi si avvia verso l'esterno, saltando in groppa al cavallo che sotto di lui si muove un poco stanco anche quello. Non gli parla l'uomo, mentre da un colpo con entrambi i piedi ai fianchi dell'equindo, per quindi spronarlo a muovere. Sperava di arrivare il prima possibile, quel giorno infondo non aveva dormito.}