Incontro con la Maestra di Magia[29/4/2010] [Conclusa]

[Stanza vuota al secondo piano]

Arier siede su uno spoglio tavolo su cui è appoggiato un quaderno nero come l'inchiostro. Con lo sguardo perso perlustra la stanza vuota mentre un debole sospiro lascia erroneamente intendere che aspettasse un qualche allievo. La realtà è che preferirebbe non avere impicci come allievi eccetera. Guarda ogni tanto la porta spalancata, sperando che l'allievo di turno sia capace di capire dove debba andare. Un altro sospiro flebile. Dondola i piedi. Giocherella per una attimo con i corti capelli. Si diverte a creare piccoli turbini d'aria nella stanza. E aspetta.

[Stanza Manipolazione Elementale/Secondo Piano]

Arier si accorge con sommo dispiacere che il presunto allievo era una ragazza, e che disgraziatamente non era riuscita a perdersi nei meandri delle altre stanze. Probabilmente non era stupida. La vede affacciarsi alla porta. Sente uno stupito "ooh", il che la irrita ancora di più. "Nonostante tutto, è stupida". Ciliegina sulla torta, la chiama "Signora". Dalla rabbia scatta in piedi, scuotendo rabbiosa la coda nera, come fosse una frusta. Poi simula contentezza e risponde [Buonasera. Prego, chiunque lei sia, non mi chiami "signora". Mi fa sentire troppo anziana.] poi aggiunge con tono scherzoso ["Onorevole Maestra" va più che bene.] Cerca di prendere un tono più serio e poi chiede: [Come si chiama?]. Drizza le orecchie in modo amichevole, anche se in realtà non vede l'ora di torturarla.
[Ah, riguardo la porta...] aggiunge [...ci penso io]. La porta sbatte e si chiude da sola, spinta un improvviso soffio di vento.

[Stanza Allenamenti/secondo piano]

Divertita, si lascia scappare un mezzo sorriso, che sembra quasi una smorfia. [Penso che Maestra e basta vada più che bene, lascia perdere l'Onorevole. Pensavo che voi giovini foste meno educati e volevo verificare che non avessi niente da ridire... Ma vedremo...] Sente un'improvvisa fitta di dolore alla bocca dello stomaco per lo sforzo di essere carina e sembrare simpatica. Il vedere che l'allieva, quella Mee Racchia, o come cavolo si chiama, è tesa e nervosa, la tira su, per fortuna. [Perchè siete nervosa? Suvvia, si rilassi, tanto oggi può scordarsi la pratica. Quella la faremo alla luce del sole un'altra volta.] Poi ignorando la possibilità di risposte dalla sua interlocutrice, le ordina [Prego, si sieda.] indicando con un sottile e pallido dito una sedia che si sposta improvvisamente dietro alla ragazza. L'imperioso gesto e il nervosismo della Fas le aveva fatto tornare lo stomaco a posto, finalmente.

[Stanza Manipolazione Elementi/Secondo Piano]

[Bene, iniziamo] dice Arier prendendo un tono serio e lasciandosi la malvagità alle spalle [prima di tutto devi sapere che questa materia non è facile. E' divisa in due parti: la più semplice è quella del controllo e manipolazione dell'acqua e della terra, la seconda e più complessa è quella della manipolazione dell'aria e del fuoco. Probabilmente già avrai capito perchè, ma voglio assicurarmene. Inoltre voglio verificare le tue conoscenze base. Perciò, oltre a dirmi le tue ipotesi sulla suddetta divisione dello studio, tutto ciò che sai sulla magia, o meglio, che credi di sapere]. Si accorge improvvisamente con stupore che iniziava a darle del tu, probabilmente perchè era più facile, ma poi decide di lasciar perdere i convenevoli. Poi aggiunge, con tono malizioso: [Secondo te, come ho fatto, con la manipolazione degli elementi, a chiudere la porta prima e a spostare la sedia dopo?].

bubu

[Stanza Manipolazione Elementale/Piano secondo]

[Allora.. diciamo che... sì, la tua risposta è pressocchè corretta. Proseguendo...mmm...iniziamo con la mana. La mana è una sorta di energia che tutti possiedono, come l'energia che tutti usano per svolgere mansioni di vario genere, combattere, in pratica: vivere. Però c'è una differenza: l'energia fondamentale per "vivere" dipende principalmente dal corpo, mentre la mana dipende dalla mente. Ovviamente mente e corpo si influenzano, come puoi ben immaginare.]
Fa una pausa, sottolineandola con uno sciolto movimento della coda.
[Ciò che hai detto sulla convinzione in sè stessi, beh, è importante. Notare che la maggior parte dei maghi capaci sono saccenti ed egocentrici, proprio come me...] Poi decide di tagliare corto dicendo: [Per ora non posso andare molto avanti. Innanzitutto dovremo aumentare la tua mana, cosa molto complessa... però molto spesso studiando le tecniche e i comportamenti naturali degli elementi si migliora, e sono sicura che tu riuscirai senza problemi nell'impresa.] Sorride. Lo pensava davvero? Forse no. O forse sperava di no.
[Perciò ti assegno tre libri da leggere attentamente: "Esercizi per la Mana" di... non ricordo chi, "Moti e comportamenti degli elementi volume 1" di.... me.... cioè scritto da me... e poi, se t'interessa come corpo e mente s'influenzano chiedi al bibliotecario qualcosa sulla Psicologia avanzata o sistemi comportamentali...]
Prende il quaderno nero rimasto sul tavolo, si appunta qualcosa e poi termina con: [Spero che la prossima volta il rettore mi dia un orario più consono. Spero non consideri questo un corso serale da anzianotti...]Sorride, avviandosi verso l'uscita velocemente, prima che l'allieva riesca ad alzarsi dalla sedia.
[Buono studio, mi raccomando. Ci rivedremo la prossima settimana. Arrivederci.]
Esce dalla porta a passo svelto, si dirige verso una finestra, la apre e sparisce nel buio, misteriosamente.